Paratico

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del Castello Lantieri

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Situato sulla sommità della collina a sud dell’abitato, il castello di Paratico si presenta oggi allo stato di romantica rovina immersa nel verde: tuttavia, basta uno sguardo per capire che quello che appare oggi come rudere, era all’origine un castello di una certa importanza, sorto su un luogo strategico, dominante tutta la parte meridionale del lago d’Iseo, nel punto di collegamento tra la sponda bresciana e quella bergamasca.

La prima fondazione venne edificata sullo scorcio dell’Alto Medioevo, in un momento di incertezza politica, dovuta al disgregarsi dell’Impero Carolingio e alla pressione delle temibili invasioni degli Ungari. Considerato tradizionalmente proprietà della famiglia Lantieri, esso viene però sempre nominato nei documenti come castrum Paratici, castello di Paratico: la sua costruzione è dunque da ricondursi non ad un singolo signore, ma all’iniziativa di più domini, come ricetto fortificato da utilizzarsi in caso di necessità, secondo un modello ampiamente diffuso in Italia Settentrionale e Centrale.

Dell’antico castello si è preservata la cortina muraria, di cinque o sei metri di altezza, dotata di una grande torre a pianta quadrata di dieci metri per lato in pietrame locale, che aveva certamente la funzione di mastio. Affianca la torre un edificio più recente e più basso, sviluppato in orizzontale e articolato su due piani: i portali con cornice in pietra di Sarnico ripropongono un modello diffuso in età scaligera, permettendo di datare il corpo di fabbrica genericamente ai primi decenni del XIV secolo.

L’accesso al ricetto era garantito da una porta con arcata a sesto acuto, aperta nel versante a sud-est.

Una curiosità interessante, entrata nella tradizione, sebbene priva di un solido fondamento storico, vede le vicende del castello intrecciarsi con la vita di Dante Alighieri: riportata dall’Odorici nelle sue Storie Bresciane, la notizia si deve ad una nota più antica dell’arciprete di Calvisano Baldassare Zamboni (1723-1797), secondo cui il sommo poeta, esiliato da Firenze, tra le molte tappe compiute nel suo peregrinare per la Penisola, avrebbe sostato presso il castello di Paratico, come ospite dei Lantieri. Se ci fu per Dante occasione di visitare il territorio del Sebino, questa potrebbe collocarsi nel 1311, quando l’Imperatore Arrigo VII assedia Brescia, coadiuvato dagli Scaligeri di cui Dante era ospite.

 

Informazioni utili
Castello Lantieri
Indirizzo: via Lantieri 3, 25030 Paratico
Orari di visita: visitabile in determinate occasioni 

Bene di proprietà privata

Castello Lantieri