Brescia

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del Monastero di Santa Giulia

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Il Museo di Santa Giulia è allestito all’interno del monastero benedettino femminile di San Salvatore-Santa Giulia, fondato nel 753 d.C. dal duca Desiderio – ultimo re dei Longobardi dal 757 – e dalla moglie Ansa, nobile di origine bresciana. La prima badessa fu Anselperga, figlia primogenita della coppia regale. Il monastero accolse nel tempo illustri nobildonne, la cui ricchezza fece sì che nei secoli venisse dotato di architetture e cicli decorativi adeguati al ruolo e al prestigio del cenobio. Tra Medioevo ed età moderna il monastero si distinse come luogo di potere particolarmente influente, con proprietà terriere sparse su tutta la penisola italiana e una vivace vita culturale al suo interno. Nel 1798, con la soppressione degli ordini monastici imposta da Napoleone, le religiose furono obbligate ad abbandonare i chiostri. Il complesso monumentale fu quindi adibito a caserma e i beni fondiari venduti all’incanto, mettendo fine alla storia millenaria del monastero quale sede di un ordine religioso. In seguito, i locali ospitarono il Distretto militare e accolsero i feriti sopravvissuti alla battaglia di San Martino e Solferino (1859), quando l’intera città di Brescia si trasformò in un “immenso ospedale”. Dopo la Seconda guerra mondiale il complesso ospitò invecealcune famiglie di sfollati e una scuola media.

Già a seguito dell’Unità d’Italia l’amministrazione municipale aveva acquisito le tre chiese del monastero, che dal 1988 è sede del Museo della città. Al suo interno, senza soluzione di continuità, si snodano i percorsi di visita, che attraversano gli spazi storici del monastero (la basilica di San Salvatore, l’oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle monache e i chiostri) e le aree insediative che ne hanno preceduto la costruzione (domus romane), permettendo un viaggio all’interno della storia di Brescia e del contesto europeo dal III millennio a.C. sino al XVIII secolo. Il monastero è anche noto per le citazioni letterarie che lo riguardano. Alessandro Manzoni ambientò proprio a Santa Giulia le pagine finali della tragedia Adelchi, dedicata agli ultimi re longobardi.Ermengarda, una delle figlie di Desiderio e sposa di Carlo Magno (dal quale fu ripudiata), nell’opera manzoniana spira proprio sotto un tiglio in uno dei chiostri monastici.

 

Informazioni utili
Monastero di Santa Giulia
Indirizzo: via dei Musei 81/b, 25121 Brescia
Orari di visita: dal 1 giugno dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 18.15)
Contatti: per informazioni e prenotazioni visitare il sito bresciamusei.com