Paderno Franciacorta

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della Chiesa Parrocchiale di S. Pancrazio

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La chiesa, splendida architettura di parrocchiale riformata, sorge ad una certa distanza dal nucleo abitato più antico di Paderno, come ultima edizione di una serie di rifacimenti diversi, che si avvicendarono dal 1503 sino alla fine del Settecento. L’esigenza di accogliere un maggior numero di fedeli spinse, infatti, a restaurare l’edificio medievale più antico e sostituirlo con una costruzione nuova, che venne consacrata il 4 ottobre 1503, come testimoniato da una lapide commemorativa murata sulla parete di fronte alla sagrestia.

Un documento datato 9 settembre 1598 testimonia che la chiesa, titolata ai santi Pancrazio, Nereo e Achileo, non era ancora stata ufficialmente consacrata, poiché, distrutta l’architettura più antica, si era ancora in fase di restauro e ampliamento. La seconda edizione della parrocchiale contava un altar maggiore, chiuso da balaustre, e una serie di altari disposti sui lati della navata, tra cui spiccavano quelli dedicati alle nuove devozioni promosse dalla Controriforma: l’altare del Corpo di Cristo, quasi sicuramente retto da una confraternita, e quello della Madonna del Rosario.

L’ultima edizione della chiesa, che le conferì l’aspetto che oggi conosciamo, è da collocarsi tra la seconda metà del XVIII secolo e i primi anni dell’Ottocento, il nuovo edificio veniva consacrato nel 1829: la facciata, suddivisa in due registri, si mostra ancora legata allo stile barocco, per il dinamismo creato dall’interruzione delle simmetrie nel dislivello delle colonne del primo registro e nel coronamento con timpano spezzato, oltre che per un gusto per l’ornamento, espresso dalle statue poste nelle nicchie del secondo registro e nella ricca cornice del portale. Al suo interno, i volumi si fanno più puliti e l’architettura dialoga con una decorazione pittorica che vide coinvolti artisti illustri, come Pietro Scalvini (Brescia, 1718 – Brescia, 1792) e Giuseppe Teosa (Chiari 1760 – Brescia 1848), che lavora a Paderno in una fase successiva rispetto alla decorazione della parrocchiale di Cologne.

La lunetta del presbiterio, rappresentante La Trinità, è opera dell’artista, massimo rappresentante della pittura del ‘700 nel nostro territorio, datata 1787 e firmata: su nuvole vaporose, si collocano le figure piene di dinamismo del Padre e del Figlio e della colomba dello Spirito Santo, poste ai vertici di un ideale piramide, che diventa però figura aperta, grazie alla bellissima immagine dell’angelo in volo, alla base della rappresentazione.

A Giuseppe Teosa da Chiari, pittore capace di segnare il punto di svolta per la produzione di arte neoclassica nel territorio bresciano, spettano invece gli affreschi della volta della navata, con il Battesimo di S. Pancrazio e S. Pancrazio si rifiuta di adorare Giove, mentre sulla sommità del portale maggiore l’artista raffigura La cacciata dei mercanti dal Tempio.

 

Informazioni utili
Chiesa Parrocchiale di S. Pancrazio
Indirizzo: via Mazzini 42, 25050 Paderno Franciacorta
Orari di visita: tutti i giorni 8-18
Contatti: 030657044

Bene di proprietà privata